Var a chiamata, la Figc spinge: “Pronti a sperimentare in Serie C e in A donne”

La FIGC ha chiesto ufficialmente alla FIFA di sperimentare il Football Video Support (FVS), una versione semplificata ed economica del VAR, in Serie C (nella stagione regolare), in Serie A femminile e, in futuro, anche in Serie D. Il FVS, noto anche come “VAR a chiamata”, permette all’arbitro di rivedere le immagini di un’azione per verificare la correttezza della propria decisione, anche su richiesta delle squadre (massimo due volte a partita, a meno che la decisione originale non venga modificata). L’intervento del FVS può essere richiesto in caso di gol, rigori, espulsioni dirette o scambio d’identità. L’arbitro, assistito da un operatore video e con un monitor a bordo campo, può cambiare la propria decisione solo in caso di “chiaro ed evidente errore” o “grave episodio non visto”. La FIGC, tramite il presidente Gravina, si dice in prima linea per l’innovazione nel mondo del calcio, puntando a rendere il gioco più moderno e attrattivo, e convinta ad ampliare l’applicazione di questo strumento tecnologico, specialmente dove l’investimento economico del VAR non è sostenibile.
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